LA NOSTRA STORIA
Agostino Cane inizia la sua avventura nel mondo dell'orologeria smontando e rimontando la sveglia dei nonni paterni.
A 14 anni, nel 1951, viene assunto in apprendistato presso la gioielleria di Mario Morello in via Nizza 19. Sono gli anni del boom economico e dell'espansione della città, della possibilità di acquisto degli italiani. Il titolare del negozio ha idee innovative su tutto, fonda una fabbrica di cinturini, rinnova le vetrine con soluzioni all'avanguardia per l'epoca e addirittura proietta filmati in vetrina sui modelli di orologi più innovativi.
Nello stesso palazzo superato il portone vi è un altro grande negozio in pieno sviluppo: I " magazzini della plastica" dove vi lavora una giovane commessa di nome Rosanna.
Poco dopo nel 1965 anche Rosanna inizia a lavorare nella gioielleria affiancando Agostino dopo aver dato alla luce il figlio Stefano.
Nel 1972, dopo queste significative esperienze, i giovani coniugi decidono di " mettersi in proprio" e succedono nell'attività di Michele Chiapino (presente fin dagli anni '40) rilevando un piccolo negozio in via Madama Cristina 19, nella casa Zanzi-Roberti conosciuta come la "casa dei pipistrelli".
Gli anni 70 per Torino non sono facili, ma grazie alla posizione nella via commerciale e la determinazione nella volontà di crescere, Agostino e Rosanna superano quegli anni difficili circondati dall'affetto e dalla sempre crescente stima dei clienti del quartiere.
Nel 1981 gli spazi angusti del negozio primitivo vengono ampliati creando nuovi spazi espositivi per le argenterie gli orologi e gli oggetti preziosi.
Nel 1986 entra nell'attività il figlio Stefano, attento alle novità di quegli anni e forte dell'esperienza dei genitori, continua la ricerca di prodotti che vadano oltre il luccichio seduttore di un marchio e abbiano un valore reale in creatività e preziosità di materiali.
Nel 2002, un nuovo intervento di restyling del negozio, festeggia i trent'anni di attività con spazi minimali che mettono in risalto le nuove collezioni di tanti artisti e creativi che si succedono in piccole mostre temporanee. Sono gli anni della sperimentazione artistica e dell'uso di materiali alternativi per gli ornamenti da indosso.
Nel 2006 entra nell'equipe anche la moglie di Stefano, Carola proveniente dal modo della grafica pubblicitaria.
Il 2014 vede l'ingresso della terza generazione nell'attività della gioielleria nella persona della figlia maggiore di Stefano e Carola, Simona, neo laureata in scienze della comunicazione.
A questo punto siamo oltre al traguardo dei cinquant'anni di attività.
Per un' attività incastonata in un quartiere eterogeneo per classi sociali e provenienze, il passare delle tempo e delle mode di questo mezzo secolo, cosa lascia?
Sicuramente una certezza: che l'impegno nel rispettare un'etica, l'ascolto, la riservatezza e il fare delle scelte contro corrente o di "Nicchia", viene premiato con la fedeltà di quattro generazioni di clienti. Nella nostra gioielleria, le famiglie hanno acquistato a memoria dei mille momenti e avvenimenti di gioia, oggetti che si conservano e si tramandano nel tempo, beni preziosi, a volte vere piccole opere d'arte, che ancora oggi mantengono il loro valore e addirittura si sono rivalutati nel tempo.